Istituto comprensivo Franco Marro
Villar Perosa

La storia della scuola

L'Istituto è situato nella bassa Val Chisone che ha subito, negli ultimi anni, un marcato processo di deindustrializzazione provocando instabilità economica e sociale nelle popolazioni residenti. La capacità di resilienza dei singoli nuclei familiari è stata messa a dura prova dal perdurare di uno stato di crisi strutturale di cui si stenta a scorgere la fine. Le difficoltà delle industrie meccaniche, fonti storiche di stabilità occupazionale, hanno trascinato con sé l’intero tessuto produttivo , composto, in genere, da aziende medio-piccole, a prevalente conduzione familiare. Il periodo pandemico ha aggravato le difficoltà economiche e sociali di tutto il territorio andando ad incidere anche sul valore degli immobili. Questo fatto, sta attirando in valle giovani famiglie, soprattutto di origine straniera, che riescono a trovare sistemazioni abitative a prezzi molto convenienti. Dal punto di vista urbanistico, la zona, classificata come area montana, si caratterizza per una distribuzione a macchia di leopardo dei centri abitati, a causa della presenza di rilievi di discreta altitudine che condizionano il posizionamento degli insediamenti. Solo Villar Perosa presenta una struttura urbana completa e funge, grazie alla posizione geografica, da centro collettore dei maggiori servizi. La presenza di famiglie provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari ha mutato il quadro sociale mediante l'inserimento di allievi con bisogni educativi e formativi nettamente difformi fra loro. Questo inserimento ha portato ad una progettualità volta all'inclusione sociale e culturale, anche in collaborazione con attori territoriali di differente natura, attraverso percorsi formali e informali di educazione alla convivenza e al rispetto reciproco. Le difficoltà maggiori per l'istituzione scolastica nascono da: - impoverimento culturale generalizzato; - difficoltà progettuali con gli enti locali; - status socio-economico delle famiglie del bacino d'utenza; - incidenza limitata delle azioni poste in essere per prevenire ed evitare situazioni di disagio sociale. I contributi sull’acquisto dei buoni pasto e sui trasporti elargiti dagli enti locali e il sostegno da parte di associazioni territoriali vanno a colmare almeno in parte le difficoltà delle famiglie. Sono inoltre attive iniziative di collaborazione con Enti culturali (musei, biblioteche, siti archeologici) e Associazioni (A.D.M.O., A.V.I.S, A.N.P.I.) che operano a livello territoriale.